“Una stanza tutta per me”: il progetto riminese per riscoprire il corpo e la voce delle donne
Curato dal Teatro Cinquequattrini, presso la Casa della Cultura di San Giovanni in Marignano


Al via il nuovo progetto del Teatro Cinquequattrini, dal titolo evocativo “Una stanza tutta per me”. Il progetto, che prenderà il via il 14 ottobre 2025 e si svolgerà fino a marzo 2026 presso la Casa della Cultura di San Giovanni in Marignano, è realizzato grazie al contributo delle Pari Opportunità e Politiche di Genere della Provincia di Rimini, con il patrocinio del Comune di San Giovanni in Marignano e in collaborazione con il Centro antiviolenza ChiamaChiAma – Mondo Donna Onlus.
“Una stanza tutta per me” nasce da una domanda cruciale: quale spazio è oggi concesso al corpo delle donne, soprattutto nella sua verità e nella sua evoluzione? La risposta si articola in un percorso esperienziale e culturale intimo e inclusivo, rivolto alle donne adulte, che intreccia: propedeutica teatrale, ciclicità femminile, storia di genere, pratiche di benessere e yoga pelvico con esperte internazionali, incontri di educazione mestruale e genealogia femminile, serate aperte per scuole, ricercatori e cittadinanza, con installazione finale e restituzione pubblica del percorso.
"Sostenere questo progetto significa investire nella trasformazione culturale e sociale della nostra comunità - sottolinea Barbara Di Natale consigliera delegata alle Pari Opportunità e Politiche di Genere della Provincia di Rimini - e questo percorso vuole ridefinire il modo in cui la società riconosce e valorizza le identità, le storie e le esperienze delle donne, liberandole dalle imposizioni di modelli estetici e normativi che spesso opprimono. Attraverso iniziative come questa, la Provincia di Rimini conferma il suo impegno concreto nel promuovere spazi di espressione autentica e inclusione, riconoscendo nel teatro e nell’educazione strumenti fondamentali per generare consapevolezza, dialogo e cambiamento duraturo".
“Abbiamo scelto di aderire al progetto - commenta la sindaca Michela Bertuccioli - perché rappresenta un’importante opportunità di crescita collettiva e individuale per le donne della nostra comunità, di riscoprire il valore del proprio corpo e della propria storia, attraverso un percorso culturale e formativo di grande qualità”.