Un’oasi naturale tra boschi e laghi artificiali: il sorprendente cuore d’acqua dell’Appennino bolognese
Scopri il Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone, perla dell’Appennino bolognese: natura, storia idroelettrica e la diga primato dell’Emilia Romagna.

Un'oasi naturale
Nel cuore dell’Appennino bolognese, al confine tra Emilia-Romagna e Toscana, si estende il Parco regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone, area protetta che abbraccia due bacini artificiali nati a inizio Novecento per la produzione di energia idroelettrica. Il parco copre oltre 3.300 ettari e comprende boschi di faggi, castagneti e brughiere d’altitudine che ospitano una fauna ricca: caprioli, daini, lupi appenninici e rapaci come l’aquila reale. La posizione strategica, lungo l’Appennino tosco-emiliano, ne fa un crocevia di sentieri escursionistici che collegano l’area al vicino Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Il parco è rinomato anche per la varietà floristica: in primavera, i prati intorno ai laghi si colorano di gigli martagoni, orchidee selvatiche e genziane, creando uno spettacolo naturale che attira botanici e fotografi da tutta Italia. Le acque dei laghi, oltre a fornire energia, sono oggi meta di attività sportive come canoa, windsurf e pesca sportiva, grazie alle spiagge attrezzate e ai percorsi naturalistici che li costeggiano.
Storia e architettura delle dighe
I due bacini del parco – lago di Suviana e lago di Brasimone – furono creati fra il 1920 e il 1930 per alimentare le centrali idroelettriche dell’area bolognese e pistoiese. La diga di Suviana, in particolare, è una delle più alte dell’Emilia-Romagna con i suoi 91 metri: un’opera di ingegneria che all’epoca rappresentò un primato per l’Italia centro-settentrionale. Ancora oggi la diga è perfettamente funzionante e alimenta il sistema idroelettrico gestito da Enel, oltre a essere visitabile con percorsi guidati dedicati alla storia industriale del territorio.
Il lago di Brasimone, più piccolo ma altrettanto suggestivo, è noto per la sua vicinanza all’ENEA Brasimone, centro di ricerca scientifica specializzato in tecnologie energetiche e nucleari. Questa connessione tra natura e ricerca rappresenta un unicum in Italia: un parco naturale che ospita al suo interno un polo tecnologico di rilievo europeo.