Violenza sessuale dopo la serata in discoteca, condannato a 4 anni e 2 mesi

L’accusa aveva chiesto 7 anni di reclusione

Violenza sessuale, un 22enne originario dell’Est Europa, residente nel pesarese, è stato condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione, con il riconoscimento delle attenuanti generiche. Dovrà risarcire la vittima, una 21enne pesarese, con 50.000 euro. Al processo si è costituita parte civile anche l’associazione Gens Nova, rappresentato dall’avvocato Elena Fabbri, legale anche della 21enne, a cui il giudice ha riconosciuto un risarcimento di 2000 euro.

Si è concluso così il processo di primo grado a carico del giovane, in relazione ai fatti avvenuti il 12 giugno 2022 all’esterno del locale Malindi di Cattolica. La Procura aveva chiesto condanna a 7 anni di reclusione, mentre il legale difensore, l’avvocato Marco Defendini, ricorrerà in Appello. La tesi difensiva sostiene infatti la consensualità del rapporto sessuale tra imputato e vittima e quindi la piena innocenza del primo. I due si erano conosciuti, per via di amicizie comuni, all’interno del locale. Lui aveva convinto la ragazza a seguirla all’esterno, per parlare, poi, secondo quanto denunciato dalla 21enne, era scattata la violenza sessuale. Lei aveva cercato vanamente di avvisare un amico tramite un messaggio sullo smartphone. Dopo la violenza, le due compagnie si erano radunate all’esterno e un amico della 21enne era stato colpito dall’imputato, che per questo è stato condannato anche a un ulteriore risarcimento di 3000 euro.

“Considerata la gravità del reato, pena mite”

Avvocato Elena Fabbri (associazione Gens Nova)

L’avvocato Elena Fabbri si dice soddisfatta per la condanna, ma aggiunge: “Considerata la gravità del reato, la conseguente pena mi sembra piuttosto mite. Condotte così gravi hanno portato alla concessione delle attenuanti generiche e questo mi lascia perplessa”.