Volontari ripuliscono il Parco XXV Aprile. Le associazioni chiedono maggiore cura e sorveglianza
L'iniziativa di pulizia ambientale a Rimini

Ottima riuscita ieri, domenica 6 Aprile, del lavoro di pulizia dai rifiuti nell’ Area a sviluppo naturale del Parco XXV Aprile di Rimini, organizzata da WWF Rimini e Fondazione Cetacea, in collaborazione con dnA Rimini, Futuro Verde, Legambiente Valmarecchia, Rimini Smoke Boxe e Beach Clean App, e con autorizzazione e supporto del Comune di Rimini / Ass.to Ambiente e Transizione ecologica
Sono intervenute 25/30 persone, nei vari momenti dell’attività, volontari delle associazioni o singoli cittadini, con punte di presenza verso ore 10,30/11. E’ stata presente anche l’Ass.ora Anna Montini , che ringraziamo e sono intervenuti pure due agenti della P.L. L’area è stata cosi completamente ripulita dai rifiuti presenti, abbandonati in quantità di recente ma anche da molto tempo e in parte deteriorati
E’ rimasto in piedi all’interno dell’area il capanno abusivo costruito con materiali vari ( grigliati di ferro, coperte, materassi e teli impermeabili e altro ), per il quale i volontari chiedono l’intervento di personale attrezzato di Hera o Anthea. Tutti gli altri rifiuti asportabili sono invece stati raccolti e deposti sulla strada di accesso al Parco ed in un punto all’interno dell’area, in attesa che Hera provvedesse a prelevarli , cosa avvenuta già nel pomeriggio di ieri
Tuttavia la presenza di rifiuti diffusi un po’ ovunque nell’area e di abusi di vario genere come i diversi varchi aperti nella recinzione ed il rifugio permanente costruito con materiali anche pesanti denotano la totale mancanza di controlli in cui è stato tenuto questo angolo del parco, ricco di vegetazione e di biodiversità varia, che merita invece di essere gestito con cura ed attenzione, come un piccolo polmone verde al servizio della città
I volontari che hanno partecipato all’azione di ripulitura dell’area hanno perciò deciso di rivolgere un appello all’Assessora all’Ambiente Anna Montini, con tre specifiche richieste:
- Ripristino in tempi brevi della recinzione ora rotta in più punti
- Demolizione e asporto del rifugio abusivo con intervento di personale attrezzato ma senza l’uso di mezzi meccanici che danneggerebbero la variegata vegetazione presente, specie nella fase vegetativa e di riproduzione della biodiversità
- Adozione di adeguate forme di vigilanza e controllo ( con P.L. ,GEVV, CI.VI.VO …) al fine di evitare il ripetersi degli abusi e dell’abbandono diffuso di rifiuti
I volontari intervenuti nel parco hanno poi rilevato che lo sfalcio totale e sempre ripetuto nei parchi danneggia la biodiversità vegetale e animale e sottolineano la necessità almeno di ridurne la frequenza e di individuare delle aree da lasciare a libera evoluzione. E su questo tema le associazioni organizzatrici si sono impegnate ad aprire uno specifico confronto con l’A.C.