West Nile, Ausl replica a Marcello: nessun caso a Rimini, attive misure di prevenzione
Nel territorio riminese si applicano attualmente le misure del primo livello di rischio: quelle legate alla presenza della zanzara


In merito all’interrogazione presentata in Consiglio regionale dal consigliere Nicola Marcello e alle notizie circolate nelle ultime ore, la direzione della Sanità Pubblica di Rimini interviene per fornire un aggiornamento ufficiale sulla situazione legata al virus West Nile, richiamandosi all’ultimo bollettino epidemiologico dell’Istituto Superiore di Sanità.
Ad oggi, spiega l'Ausl in una nota, non sono stati rilevati casi umani confermati in provincia di Rimini, né i sistemi di sorveglianza entomologica e veterinaria su uccelli e cavalli hanno evidenziato segnali di circolazione virale.
Secondo quanto previsto dal Piano regionale di prevenzione e controllo delle arbovirosi 2025, nel territorio riminese si applicano attualmente le misure del primo livello di rischio: quello legato esclusivamente alla presenza del vettore, la zanzara, che potrebbe trasmettere il virus in caso di introduzione dall’esterno.
La strategia di contenimento punta soprattutto al contrasto delle larve: vengono effettuati trattamenti larvicidi nelle raccolte d’acqua non eliminabili, sia pubbliche che private. Ma la collaborazione dei cittadini è considerata determinante. Ognuno è chiamato a gestire correttamente le acque stagnanti nei propri spazi, non solo per senso civico ma anche per obbligo, visto che un’ordinanza comunale prevede sanzioni in caso di mancato rispetto delle disposizioni.
A Riccione, nello specifico, è possibile ritirare gratuitamente il prodotto anti-larvale presso la sede Geat di via Lombardia. Nel corso dell’estate sono state inoltre organizzate distribuzioni pubbliche durante il mercato del venerdì.