A Rimini rivive l’amore tragico di Paolo e Francesca tra arte, cultura e attualità
Il Museo della Città ospita un’esposizione che unisce il passato letterario al presente sociale.

Tale evento, che vedrà la pubblicazione di un volume storico-letterario-artistico e sarà replicato a Verucchio con importanti novità, ha coronato il lavoro svolto nel corso dell’anno scolastico dagli studenti di numerose classi del Liceo “Serpieri” coinvolgendo vari insegnanti di storia, letteratura, storia dell’arte, grafica, pittura, scultura, fotografia, architettura e ambiente, inglese, realizzando una mostra di disegni, sculture, grafici, pannelli, testi storici e letterari, fotografie, ricostruzioni e plastici e di pubblicare un volume-catalogo della mostra di carattere storico, letterario e artistico. Il progetto ha permesso di approfondire, attraverso la didattica e il lavoro degli studenti, anche tematiche sociali cruciali come la parità di genere, l’empowerment della donna, le condizioni imposte, i matrimoni combinati, la violenza di genere e quell’atroce tipologia di crimini contro l’umanità che comprende i femminicidi, gli uxoricidi e i delitti d’onore.
Si tratta di obiettivi che si inquadrano nel “Right to Development” approvato dalle Nazioni Unite riguardo la Pace, i Diritti umani, i valori democratici, la legalità, la Libertà dei Popoli e degli individui contemplati dal progetto internazionale “Anita Fidelis”, diffusosi in tante parti del mondo, che il Centro Studi Olim Flaminia di Cesena porta avanti da anni per valorizzare la donna in ogni sua forma ed espressione. La vicenda di Paolo e Francesca, infatti, oltre a costituire un bene culturale, un “memorabilia” straordinario e un patrimonio storico-letterario, sociale e pedagogico unico e totalizzante, è un fenomeno fatto di valori intellettuali, morali e di costume a livello globale che va valorizzato, tutelato, conservato e promosso.