Arresti per documenti falsi, il Consolato moldavo prende le distanze dai due cittadini
"Episodi che non rappresentano in alcun modo la comunità moldava. Massima collaborazione con le autorità"
A seguito dei recenti arresti effettuati dalla Polizia di Frontiera di Rimini, che hanno fermato due cittadini moldovi trovati in possesso e accusati dell’utilizzo di documenti rumeni falsificati, il Consolato Onorario della Repubblica di Moldova per le province di Rimini, Forlì e Cesena interviene con una nota ufficiale.
La Console Onoraria, avv. Nicoletta Gagliani, esprime “massima attenzione e piena collaborazione istituzionale” nei confronti delle autorità italiane, ringraziando le Forze dell’Ordine per il costante impegno nella tutela della legalità. Gagliani sottolinea che episodi come quelli emersi “non rappresentano in alcun modo la Comunità Moldava”, composta in gran parte da persone integrate, oneste e attive nel tessuto sociale ed economico del territorio.
Nella dichiarazione, la Console condanna fermamente ogni tentativo di eludere le normative tramite documenti contraffatti e ribadisce la disponibilità del Consolato a collaborare con le autorità per ogni necessità. Invita inoltre i cittadini moldovi residenti in Romagna a rivolgersi agli uffici consolari per informazioni e assistenza, così da prevenire situazioni potenzialmente dannose.
Sono inoltre in corso iniziative di sensibilizzazione rivolte alla Comunità Moldava, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dei documenti falsi e di ricordare le gravi conseguenze penali previste dalla legge italiana.
“La tutela della reputazione della nostra comunità è prioritaria — conclude Gagliani —. Atti isolati non devono oscurare il contributo positivo che i cittadini moldovi offrono quotidianamente alla società locale.”
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