Perle nascoste: il fascino di Bascio, un piccolo borgo di soli 5 abitanti

La storia del Signor Graziano: “Qua a Bascio non c’è nessuno, ma sto bene così”

bascio comune di pennabilli

di Riccardo Valentini

Per gli appassionati delle escursioni fuori porta e per i cicloturisti in cerca di percorsi suggestivi, il Borgo di Bascio si presenta come una gemma nascosta a soli 50 km da Rimini e 20 km da Novafeltria, nel cuore della bellissima Valmarecchia. Situato nel comune di Pennabilli, sebbene la distanza sia breve è probabile che molti non abbiano mai avuto l’opportunità di esplorare questo affascinante borgo.

Per raggiungere Bascio, si consiglia di percorrere la strada Marecchiese da Novafeltria in direzione monte. Dopo aver superato la frazione Ponte Messa di Pennabilli e Ca’ Raffaello, svoltate a sinistra a Molino di Bascio, imboccando la strada che conduce al Castello di Bascio. Questa strada è una vera chicca e si presta molto ad essere percorsa in bicicletta. Appena riasfaltata, la via pare una ciclabile del Trentino ed è costeggiata dal piccolo torrente Torbello. Qui, nei campi adiacenti, i maiali vivono ancora allo stato brado.

Una salita di circa 2 chilometri vi condurrà ad un bivio, dove sulla destra si erge maestosa in lontananza la Torre del Castello di Molino di Bascio. Girate a sinistra e procedete per altri 2 chilometri, dove per chi scegliere di arrivarci in bicicletta inizierà la sfida più dura perché la pendenza supera la doppia cifra (nessun problema invece per chi dispone di e-bike): dopo una ripida salita attraverserete il borghetto di Capriano, prima di giungere alla tranquilla Bascio. Qui il Varco è sempre aperto, la Ztl non è di certo un problema, e sicuramente non lo sarà mai.

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Il Borgo di Bascio e il fascino della tranquillità

Il borgo si presenta come un quadro pittoresco, avvolto da una pace rasserenante. Le case, tutte perfettamente ristrutturate e ben curate, si dispongono in due file lungo la strada, dando vita a un paesaggio incantevole. La linearità dell’abitato aggiunge un tocco di fascino, mentre il panorama circostante cattura l’attenzione di chi si avventura in questa destinazione fuori dagli itinerari più battuti.

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Al termine della breve salita sulla destra, spicca l’elegante edificio dell’eremo delle Beatitudini, completato dalla recentemente restaurata Chiesa di San Lorenzo. Questo complesso aggiunge un elemento di significato storico e spirituale all’atmosfera già ricca di fascino del borgo.

Perle nascoste: il fascino di Bascio, un piccolo borgo di soli 5 abitanti
Chiesa di San Lorenzo

Continuando sulla stretta stradina ciottolata che attraversa il paese, si raggiunge la parte alta, da cui parte un sentiero che conduce alla maestosa Torre dell’antico castello. Alta 21 metri con una base di 5 metri e 30, questa torre fu eretta nel 1685 dall’imperatore Leopoldo. La sua posizione strategica rivestiva un importante compito di controllo, dominando l’intera sottostante valle del Marecchia.

Oggi, la Torre è l’ultimo resto dell’antico e potente castello, che svolgeva un ruolo chiave nella vigilanza dell’antica strada che collegava l’Adriatico a Roma. Ai suoi piedi “il giardino pietrificato” , uno dei cosiddetti Luoghi dell’Anima del poeta Tonino Guerra, realizzato dal compianto Giò Urbinati e allestito da Rita Ronconi. Il luogo è formato da sette tappeti in ceramica dedicati ad altrettanti personaggi del passato che in questi luoghi sono vissuti o vi hanno transitato.

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“Qua non c’è più nessuno, ma sto bene così”

Perle nascoste: il fascino di Bascio, un piccolo borgo di soli 5 abitanti
Il Signor Graziano Ugolini, uno dei 5 abitanti di Bascio

La popolazione di Bascio ammonta oggi a soli 5 abitanti, tra i quali spicca la presenza di Suor Sveva che, sebbene dimori nelle vicinanze della chiesa, si mantiene quasi invisibile agli occhi del paese e conduce una vita da eremita. Tra gli altri residenti, una famiglia di 3 persone ed il signor Graziano, un vivace nonnino di 83 anni che vive da anni da solo nel silenzio di Bascio. Lo abbiamo incontrato negli ultimi giorni per farci raccontare qualche ricordo lontano del borgo.

“Sono nato e vivo qui da sempre, dal 1940 – racconta il signor Graziano – a quei tempi il borgo era più vivo che mai e contava oltre una settantina di residenti. Poi via via tanti fattori hanno contribuito al suo declino. Le abitazioni sono state acquisite e ristrutturate nel tempo dai riminesi. Ma questi nuovi proprietari, soliti trascorrere qua le giornate estive, hanno man mano diminuito la loro presenza e le nuove generazioni hanno perso interesse per questa zona. Qua non c’è più nessuno, ma io sto bene. Fino a qualche anno fa guidavo l’auto e potevo andare dove volevo, adesso un problema all’occhio me lo impedisce, ma grazie all’aiuto di alcuni parenti non mi manca nulla”.

Sebbene i resti del castello siano ormai inesistenti, la Torre di Bascio rappresenta un’imponente testimonianza della storia e della posizione strategica che questo borgo medievale ricopriva nella regione. Una visita a Bascio non solo offre la possibilità di immergersi in un atmosfera intatta nel tempo, ma anche di apprezzare la bellezza della Valmarecchia attraverso gli occhi di un piccolo borgo che ha conservato il suo fascino secolare. Vale la pena anche una sosta per il ristorante a conduzione familiare Agriturismo La Torre, molto apprezzato dai turisti. A presto con i prossimi consigli per le vostre escursioni in Valmarecchia.

Per chi fosse interessato, si organizzano escursioni cicloturistiche guidate in Valmarecchia, con possibilità di noleggio e-bike.
Per info: messaggio WhatsApp al 347 8809485

1 commento su “Perle nascoste: il fascino di Bascio, un piccolo borgo di soli 5 abitanti”

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