Buscarini, a 61 anni trionfa ancora: terzo titolo europeo consecutivo di Powerlifting

di Riccardo Giannini

Il gigante di Talamello colpisce ancora. Per il terzo anno consecutivo Maurizio Buscarini, 61 anni, si è laureato campione europeo M3 di Powerlifting. Tesserato per la Strength Lab di Torino, Buscarini è uno degli alfieri della nazionale azzurra di questa disciplina, che viene spesso confusa con il sollevamento pesi.

Il Powerlifting invece è formato da tre esercizi: squat, distensione su panca piena e stacco da terra. Al di là della legittima soddisfazione personale, per Maurizio c’è la consapevolezza di essere un brillante “testimonial” di questo sport, che come ha sottolineato lui stesso, non è appannaggio di un élite di super uomini, ma adatto a tutti, giovani e meno giovani, ragazzi e ragazze. C’è il lato agonistico, ma esso è la punta dell’iceberg.

Certamente la triplice affermazione consecutiva di Buscarini nella categoria M3 è meritevole di “vetrina”.

A Malaga, quest’anno sede degli Europei, l’atleta riminese ha firmato il nuovo record italiano per lo Squat, 227,5 kg, performance che gli è valsa la medaglia d’argento. Brillantissimo il risultato dello stacco: 265 kg, con relativa medaglia d’oro, come un anno fa. Alla panca ha sollevato 137,5 kg: 12,5 in più rispetto al 2023, quando fu limitato da un infortunio subito alla spalla. In tutto sono stati 630 punti che gli sono valsi il gradino più alto del podio.

Maurizio Buscarini durante lo squat

Buscarini: “Grazie ai miei compagni: gente tosta”

“Quest’anno, a differenza del 2023, sono arrivato integro e senza infortuni da recuperare”, evidenzia il neo campione, che si è sottoposto a una preparazione “impegnativa e con importanti novità”che gli ha garantito “una condizione atletica ottimale e una rinsaldata fiducia nelle mie possibilità”.

Anche l’aspetto mentale è fondamentale nello sport: fiducia, ma anche motivazione, quella che gli hanno trasmesso i compagni di squadra:“Sono formidabili, voglio ringraziare loro, ma anche i tanti amici che mi seguono, per l’affetto e la considerazione nei miei confronti. Vorrei nominare anche i leader della mia squadra, Mauro e Danilo. Gente tosta, fondamentale per tenere alta nel tempo condizione fisica e motivazione, gente che ama non sedersi sugli allori. Da questo punto di vista la vediamo perfettamente alla stessa maniera”.

Ma se da un lato ci sono solide motivazioni, dall’altra Buscarini ha dovuto affrontare la gara convivendo con un’altrettanto “feroce” nemico: la pressione. “Il fatto di essere il campione da battere – spiega – e le aspettative di successo che sono altissime, creano una certa ansia che bisogna saper gestire”.

Sul cammino per il terzo titolo consecutivo le difficoltà non sono mancate. “Il livello delle competizioni in generale e dei diretti avversari è sempre più elevato, inoltre il metro di giudizio arbitrale e le regole sono sempre più severe. Quest’anno è stato introdotto anche il Var”, sottolinea l’atleta talamellese. Senza tralasciare un doppio colpo d’occhio, alla carta di identità e alla bilancia: “Un anno in più non è poco: alla mia età il tempo viaggia a una velocità maggiore, a prescindere dalla longevità sportiva. E poi quest’anno sono stato a dieta rigida per rientrare nel peso di categoria, 105 kg“.

In merito a quest’ultimo punto, precisa: “Vista la mia non più giovanissima età(ride, n.d.r.), risulta sempre più difficile rientrarci, non tanto per un accumulo adiposo fuori controllo, quanto per un consolidamento strutturale e muscolare; che non solo non cessa, ma sembra progredire, stimolato da tecniche di allenamento sempre più mirate e sofisticate”.

Allenamenti all’avanguardia che hanno preparato al meglio Buscarini nella rincorsa al terzo titolo, conquistato con merito. Un riconoscimento alla grande dedizione e passione di Maurizio, pronto a tornare in Italia per godersi l’abbraccio degli amici e delle amiche della palestra Riace di Ca’ Fusino di Talamello.