Cernigoi si è preso il Rimini: dalla possibile cessione a nuovo punto fermo nel 4-4-2
La rinascita di Cernigoi, dalla possibile cessione alla maglia da titolare

Iacopo Cernigoiha messo la firma sulla prima vittoria del Rimini di Buscè. In poche settimane si è ribaltato il mondo: da giocatore con le valigie in mano a titolare inamovibile in attacco. Sia con il 4-4-2, ma anche in caso di ritorno con il 4-3-3, difficilmente Buscè rinuncerà all’attaccante mantovano, già a segno due volte.
Il primo anno in maglia biancorossa è stato piuttosto complicato per Cernigoi: nessun gol nella regular season, il guizzo da predatore dell’area di rigore che ha permesso al Rimini di superare il Gubbio nel primo turno dei playoff. Ma tante le attenuanti: con Morra intoccabile davanti, l’ex Milan si è dovuto accontentare di un ruolo di secondo piano, spesso giocando in posizione arretrata, sulla trequarti. Non la collocazione ideale per chi ha sempre vissuto la propria carriera al centro dell’attacco, “odorando” aria di gol.
Con Buscè è tornato invece al centro del villaggio. In estate qualche sondaggio da parte di squadre di C, ma il giocatore non ha voluto sentire ragioni: ha creduto nelle idee del nuovo allenatore e si è messo a disposizione, convinto di ritagliarsi uno spazio. Così è stato. Difficile mettere ora nel cassetto il 4-4-2. Parigi sembra più a suo agio a giocare vicino a un altro attaccante che veda più la porta. Le sponde che i due giocatori si scambiano sono fondamentali. Ubaldi rimane il jolly da gara in corso. Cernigoi lì davanti ha ritrovato il feeling con la porta.
Quando rientrerà Malagrida, l’ex Sampdoria potrà comunque operare nel ruolo di esterno-mezzala. E Dobrev? Il bulgaro per ora sembra un corpo estraneo. Ma il Rimini lo aspetta e con il suo ritorno potrebbe esserci il ritorno al 4-3-3, oppure Dobrev potrebbe essere impiegato da seconda punta, come è successo nel precampionato. Davanti a lui però ci sarà sempre Cernigoi, che dopo i due gol con Lucchese e Milan Futuro non vuole fermarsi: nel mirino ci sono Perugia e Ascoli.
ric. gia.