Elezioni Santarcangelo, le parole del candidato Berlati. Ma Montevecchi attacca: "Centrodestra spaccato"
Berlati, le sue prime parole da candidato sindaco di Santarcangelo per il centrodestra. Montevecchi attacca

Luigi Berlati è il candidato sindaco del centrodestra, come ufficializzato ieri (venerdì 22 marzo).
Oggi (sabato 23 marzo) Berlati ha rilasciato le prime dichiarazioni da candidato, parlando della situazione di Santarcangelo, definita “stagnante, bloccata e congelata” e “dominata da un partito e da un gruppo da sempre al potere che non vuole o non può rinunciare alla propria posizione privilegiata” in quanto “una sua eventuale sconfitta rischierebbe di far crollare un sistema di interessi e logiche di appartenenza che da tempo fanno
rifermento alla Sinistra e a coloro che la sostengono per convenienza o inerzia”.
Berlati si dichiara “al servizio della nostra comunità locale” e portatore di “istanze civiche da cui provengono la mia esperienza e la mia identità popolare.
“Sono convinto – chiosa – che un cambiamento sia essenziale per il futuro di Santarcangelo: abbiamo una visione di una città aperta e democratica, libera da condizionamenti e propositiva, una città felice, sicura e vivace”.
Elezioni Santarcangelo, candidatura Berlati divide la Lega
Il nome di Berlati ha dunque convinto le segreterie provinciali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Ma ha scatenato le proteste del capogruppo della lega di Santarcangelo, Fiori, e anche del consigliere regionale Matteo Montevecchi, che non esita nel parlare di spaccatura del centrodestra. Cosa che, evidenzia, “si traduce in un imperdonabile favore al Partito Democratico e a Filippo Sacchetti”.
“I segretari provinciali dei partiti di centrodestra (Raffaelli, Barboni, Marcello) hanno deliberatamente ignorato quelle realtà civiche presenti sul territorio e la valida candidatura a sindaco dell’attuale consigliere comunale di opposizione Barnaba Borghini, che ho sostenuto convintamente fin dall’inizio e che da un mese è in campagna elettorale per parlare di contenuti e per costruire una vera alternativa al Partito Democratico, senza badare ad inutili polemiche”, attacca Montevecchi.
“Questi segretari di partito, che sono evidentemente lontani dalla città, non hanno neanche tenuto conto dell’opinione degli esponenti storici del centrodestra locale. Hanno deciso con colpevole ritardo e senza nemmeno degnarsi di consultare a dovere il territorio. Questa è la classica politica superficiale che ritiene sia sufficiente l’utilizzo di un logo politico nazionale per catturare voti: non funziona sempre così alle elezioni amministrative. Occorre soprattutto quella credibilità e quel radicamento territoriale (che non hanno coltivato a Santarcangelo). Non basta la mera politica delle bandierine. Smarcarsi per partito preso dalle realtà civiche, come quella che esprime la candidatura di Borghini, è un gigantesco errore”, aggiunge il consigliere.
Montevecchi precisa di non avere nulla di personale nei confronti di Berlati e attacca invece Elena Raffaelli, segretaria provinciale della Lega: “a Santarcangelo non ricordo abbia mai messo piede in questi anni”, attacca.
“Il 28 febbraio 2024 – prosegue Montevecchi – Raffaelli arrivò a giustificare il suo mancato appoggio alla candidatura civica di Barnaba Borghini” dicendo in sostanza che con le elezioni europee concomitanti servisse una candidatura politica.
“Ma Berlati concluse il suo mandato in consiglio comunale (2014-2019) proprio da consigliere civico”, evidenzia.
“Cadono le maschere – chiosa Montevecchi – non c’era alcun reale e sensato motivo per impuntarsi e non sostenere la candidatura di Barnaba Borghini, nome in grado di unire tanti cittadini, che ha portato avanti con continuità un buon lavoro in consiglio comunale in questi cinque anni e che merita il grande sostegno che sta ricevendo in paese. Tutto ciò i santarcangiolesi lo hanno capito molto bene”.
Elezioni Santarcangelo: Berlati il candidato del centrodestra. Fiori (Lega): “Non ci sto”