Altarimini

Ex Questura, il Pd: "Proprietari hanno un approccio provocatorio verso il sindaco di Rimini"

Ex Questura, Sacchetti e Zangari del Pd intervengono sulla disputa tra Asi e il Comune di Rimini chiedendo un approccio costruttivo

A cura di Redazione
05 ottobre 2023 13:28
Ex Questura, il Pd: "Proprietari hanno un approccio provocatorio verso il sindaco di Rimini" - Lo stabile di via Ugo Bassi
Lo stabile di via Ugo Bassi
Condividi

“La querelle sulla ex Questura ha decisamente superato il paradossale per scivolare nel grottesco”. Così Filippo Sacchetti e Fiorella Zangari, rispettivamente presidente provinciale e comunale del Partito Democratico, intervengono sulla vicenda dell’immobile di via Bassi e sullo “scontro” tra i proprietari, Asi (Arimininum Sviluppo Immobiliare) e Comune di Rimini.

I due esponenti del Pd ribadiscono: “Il pubblico interesse(quello che permetterebbe un intervento sull’immobile prima della definizione del nuovo Piano Urbanistico Generale, n.d.r.)non lo decide una società privata, lo decide la pubblica amministrazione, lo decidono gli organi di governo del territorio incaricati protempore di fare gli interessi della città; e lo devono valutare liberamente, senza la pressione di condizionamenti esterni e, fino a che le idee non diventano atti vincolanti, anche liberi dalle considerazioni delle passate amministrazioni”.

Per Sacchetti e Zangari, Asi ha avuto un approccio“muscolare e provocatorio nei confronti dell’amministrazione”, “mediatico con la pubblica opinione nel maldestro tentativo di imbonirsela“, quando è fondamentale un accordo per coniugare“i legittimi interessi commerciali ed economici”degli acquirenti con gli interessi pubblici.

“Accordo di programma è il nome del solo percorso urbanistico che permetterebbe di attuare, su un’area priva di precisa destinazione urbanistica, degli interventi in anticipo rispetto al normale corso della pianificazione, in anticipo sul Piano Urbanistico Generale”.

“Il problema della ex nuova questura è indubbiamente, e da fine anni Novanta, un problema da risolvere e un’offesa a Rimini, causato dal fallimentare rapporto tra un privato e lo Stato. Ma è un problema che non può risolversi costi quel che costi. Non può essere la comunità riminese a pagare ancora questo scandalo e dunque la sua risoluzione non può avvenire a spese e a scapito del pubblico interesse”, attaccano i due esponenti del Pd, che invitano Asi a “un dialogo costruttivo”.

“Riteniamo necessario uscire dalla dinamiche muscolari e conflittuali che si sono generate, e tornare a discutere senza pretese e senza pregiudizi nelle sedi opportune, nelle sedi deputate”, evidenziano Zangari e Sacchetti, che concludono: “Noi siamo fermi alla disponibilità dichiarata pubblicamente dal nostro sindaco in consiglio comunale a costruire un percorso condiviso con Asi, unica strada possibile per passare dal conflitto ad una soluzione felice di un problema pluridecennale della città”.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social