Imprenditore ricattato, la trans al giudice: "Voleva farsi riprendere durante il sesso"

Il gip ha interrogato la transessuale bulgara per estorsione: i video girati al centro dell'interrogatorio

A cura di Riccardo Giannini Redazione
07 febbraio 2024 13:36
Imprenditore ricattato, la trans al giudice: "Voleva farsi riprendere durante il sesso" - Foto di repertorio
Foto di repertorio
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Questa mattina (mercoledì 7 febbraio) il gip ha convocato, per l’interrogatorio di garanzia, la 30enne transessuale di nazionalità bulgara, indagata per estorsione nei confronti di un imprenditore riminese. Quest’ultimo, secondo quanto denunciato, era stato costretto a pagare somme di denaro, altrimenti sarebbe stato divulgato pubblicamente un video con uno dei rapporti sessuali a pagamento che aveva avuto con la trans.

Affiancata dall’avvocato difensore Massimiliano Orrù, l’indagata ha ammesso gli addebiti, per ciò che concerne le condotte estorsive, ma ha affermato che i video durante i rapporti sessuali non fossero stati girati a sua insaputa e che anzi l’imprenditore volesse farsi filmare, come testimonierebbe lo sguardo dell’uomo rivolto al cellulare, mentre la 30enne transessuale lo stava riprendendo.

La persona offesa del reato, assistita dall’avvocato Alessandro Petrillo, si è incontrata con l’indagata per due volte. L’idea di effettuare ricatti estorsivi è nata nella mente della transessuale a fronte della grande disponibilità economica dell’imprenditore, che avrebbe pagato somme ingenti di migliaia di euro per gli incontri sessuali.

Nelle indagini è coinvolto anche un 66enne riminese, che aveva fornito alla trans un alloggio a Rimini, presso il quale incontrare i propri clienti. Nel suo caso l’ipotesi di reato è lo sfruttamento della prostituzione.

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