Liceo Serpieri, Snals e Cgil: "Chi protesta non è irresponsabile"
I sindacati replicano alla Cisl che aveva parlato di "Narrazioni esasperate" in merito alla situazione del Liceo Serpieri

Non si fanno attendere le repliche alla nota della Cisl di venerdì scorso, in cui il sindacato sostanzialmente parlava di "narrazioni esasperate" in merito alla situazione del liceo Serpieri.
In particolare, a suscitare clamore, era stato questo passaggio: "Una profonda frattura(a seguito delle proteste, ndr) tra chi ha scelto forme di protesta visibili e chi, pur vivendo la difficoltà, ha continuato a lavorare in silenzio, mettendo al primo posto gli studenti e la tutela della scuola. A questi lavoratori va il riconoscimento: hanno mantenuto salda la barra dell’equilibrio, garantendo ogni giorno la continuità didattica e la serenità degli alunni, lontano dai riflettori e dalle dinamiche conflittuali".
Cgil e Snals, al Corriere Romagna, replicano: "È questa una narrazione irricevibile, di chi vuol dipingere come irresponsabile chi esprime un disagio" rispetto a chi "lavora a testa bassa".
Il disagio espresso da studenti, personale e docenti manifestanti nei mesi scorsi, è quello "di tutta la comunità scolastica, continuando comunque ad adempiere al proprio dovere".Disagio che è sfociato appunto nella proclamazione dello stato di agitazione per Cgil, Snals, le Rsu, il personale docente e Ata.
Scendendo nello specifico, anche Cgil e Snals accusano la dirigenza scolastica di aver fatto muro: "Sono mancati gli incontri di contrattazione, volti a retribuire le diverse figure con incarichi organizzativi e i progetti, ripetutamente richiesti dalle Rsu e mal convocati dalla dirigente".
Rimane comunque fiducia, all'interno del sindacato, affinché, attraverso le istituzioni e gli strumenti a disposizione dell'amministrazione scolastica, si possa porre fine "a questa estenuante situazione".