Ospedale di Novafeltria, Ausl replica su taglio visite domiciliari: "In media è una ogni 3 giorni"

Ospedale di Novafeltria, intenso il dibattito. L'Ausl replica al sindaco Zanchini.

A cura di Redazione
26 gennaio 2024 15:52
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“Affermazioni su una presunta riduzione dei servizi dell’ospedale di Novafeltria sono strumentali e finiscono solo per procurare ingiustificato allarme nella popolazione, che potrà usufruire in realtà di una maggior offerta di servizi”. Così Mirco Tamagnini, direttore ad interim del distretto di Rimini e Riccione, interviene nel dibattito aperto sulla sanità in Alta Valmarecchia, ribadendo: “L’Ausl Romagna nei fatti sta difendendo il presidio ospedaliero Sacra Famiglia, investendo risorse importanti nelle strutture e nei professionisti che vi lavorano, in un’ottica di potenziamento dei servizi di assistenza territoriale al fine di garantire la miglior risposta possibile ai cittadini”.

Tamagnini si dice sorpreso per le recenti parole spese dal sindaco di Novafeltria, Stefano Zanchini, sulla riduzione del servizio di Continuità Assistenziale: “Il piano di Ausl Romagna è stato discusso e illustrato in maniera dettagliata in varie occasioni con i sindaci e amministratori locali. in particolare in un incontro nella biblioteca dell’ospedale il 27 dicembre e in sede di Comitato di Distretto di Rimini l’11 gennaio, come pure presentato anche in incontri pubblici alla presenza dei cittadini”.

L’Ausl espone alcuni dati: “Nell’anno 2022 le visite domiciliari effettuate dai medici di Continuità Assistenziale a Novafeltria, servizio attivo tutte le notti e nei festivi e prefestivi anche di giorno, sono state in totale 85, e nel 2023 sono state 127. In media una visita circa ogni tre giorni”. Numeri che dunque non farebbero preoccupare e giustificherebbero le sei ore in meno di servizio, con la riduzione dei medici da 2 a 1.

“Dando attuazione al piano approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria nel luglio 2023 nel rispetto delle indicazioni ministeriali e regionali – evidenzia Tamagnini – l’Azienda intende rafforzare l’accessibilità per i cittadini attraverso l’istituzione del Cau, dodici ore al giorno, sette giorni su sette, dall’altro potenziare il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata incrementando le attività programmabili. E questo nella logica di una sempre maggiore assistenza di prossimità, visto che nel prossimo futuro saranno attivate anche le Unità di Continuità Assistenziale (UCA) per le attività urgenti”.

Ospedale di Novafeltria, il 29 gennaio apre il Cau

Tamagnini si sofferma anche sulla prossima inaugurazione del Cau, in programma il 29 gennaio, nella Casa della Comunità, adiacente all’ospedale di Novafeltria: “si avvale di una equipe medico-infermieristica dedicata e di strumenti di approfondimento diagnostico laboratoristici e strumentali. Il nuovo Cau di Novafeltria è un servizio aggiuntivo rispetto all’attuale Punto di Primo Intervento, che resta confermato nella sua configurazione ed attività H24, oltre alla peculiarità di avere a disposizione due mezzi di soccorso avanzato (uno a leadership medica e uno infermieristica), così da potenziare l’offerta di assistenza primaria alla popolazione nel territorio dell’Alta Valmarecchia”.

ric. gia.

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