Parchi eolici, Gioconda Valmarecchia: "Non diventino speculazione. Preservare ecosistemi e territori fragili"

Parchi eolici, Gioconda Valmarecchia invita la politica a valutare attentamente dimensioni degli impianti e le aree su cui insistono

A cura di Redazione
05 settembre 2023 13:15
Parchi eolici, Gioconda Valmarecchia: "Non diventino speculazione. Preservare ecosistemi e territori fragili" - Esempio di parco eolico in montagna
Esempio di parco eolico in montagna
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L’associazione Gioconda Valmarecchia, in una nota, torna a occuparsi della possibile costruzione del Parco Eolico nel comune di Badia Tedalda, ponendo il focus su una questione cruciale: la necessità di salvaguardare la tutela della biodiversità nell’inevitabile percorso di transizione energetica.

“Oggi purtroppo le soluzioni proposte per la mitigazione del clima con progetti di nuovi impianti industriali in aree agricole e montane sta invece confliggendo con la tutela della biodiversità che è un altro fondamentale obiettivo per la salvezza del pianeta“, spiega l’associazione in una nota, secondo la quale non è possibile intervenire a mitigazione del cambiamento climatico a spese dell’integrità degli ecosistemi.

“In un momento in cui gli habitat naturali sono così preziosi – sottolinea l’associazione – non possiamo più permetterci di continuare ad invaderli, perseverando in un modello che le depaupera, ma occorre in primo luogo mettere al centro la riduzione dei consumi di beni e risorse ambientali. Solo a partire da una reale pianificazione si può progettare il futuro sostenibile”.

Parchi eolici, Gioconda Valmarecchia: “Tutelare aree fragili”

L’associazione solleva il problema della sostenibilità economica della transizione energetica. Sottolinea che gli elevati costi non dovrebbero essere legati alla realizzazione di nuove infrastrutture in aree fragili, ma dovrebbero concentrarsi sugli investimenti nelle città e nelle industrie, sfruttando ambienti già degradati. Questa è una prospettiva chiave per evitare la cementificazione delle aree naturali e il consumo indiscriminato di suolo, foreste e habitat vitali.

Inoltre Gioconda Valmarecchia mette in guardia su casi in cui la transizione ecologica in realtà nasconde “la vecchia solita storia di sfruttamento”.

Gioconda Valmarecchia pone l’attenzione sui parchi eolici, non solo su quello in progettazione a Badia: “A fronte dei 138,5 Mw già realizzati, altri 66 Mw sono già stati autorizzati e quindi ne servirebbero solo ulteriori 70 Mw, quindi perché in Toscana sono arrivati nuovi progetti per 426 Mw di cui 236 solo nel comune di Badia Tedalda? Lo stesso discorso può essere fatto per molte altre Regioni in primo luogo per la Sardegna, investita da una raffica di oltre 200 progetti di mega Impianti per oltre 50 Gw quando alla Regione ne servirebbe solo 1,5 Gw di energia”.

“Su questo problema abnorme bisogna che i nostri amministratori siano netti , il Ministro dell’ Ambiente, i Presidenti di Regione e i loro Assessori all’Ambiente devono essere coerenti, affinché la nuova marea di pale eoliche non invada il nostro paese, ma si arrivi ad una pianificazione in linea con gli obiettivi di tutela a cui sono chiamati”, argomenta Gioconda Valmarecchia.

“Non possono continuare a concedere autorizzazioni per nuovi Metanodotti e contemporaneamente ad Impianti industriali Eolici e Solari senza una valutazione a monte delle aree idonee e mai neppur lontanamente accennare alla necessità di una riduzione e razionalizzazione delle risorse e dei consumi. Oggi consumiamo il 40% in più di 30 anni fa, calcolando che la popolazione è diminuita e le industrie pure, le nostre esigenze sono decisamente elefantiache, mentre il mondo brucia, noi buttiamo benzina sul fuoco”, chiosa la nota.

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