Prezzi alle stelle per il pesce, Fipe: "Aumenti per l'alluvione? sono continui e non solo a Rimini"

Prezzi alle stelle per il pesce: nel dibattito Gaetano Callà della Fipe Confcommercio Rimini e Andrea Moretti, presidente del Mercato Coperto.

A cura di Redazione
05 luglio 2023 16:14
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Prezzi alle stelle per il pesce, sui banchi del mercato coperto di Rimini le cannocchie costano quasi il doppio, le seppie hanno aumentato il loro prezzo di 5-6 euro al kg.

L’inchiesta del Corriere Romagna, pubblicata questa mattina (mercoledì 5 luglio) ha fatto emergere nuovi e salati aumenti del prezzo del pesce, a causa delle recenti alluvioni che hanno riversato in mare acqua dolce. I pesci sono stati costretti ad allontanarsi ancor più al largo, aumentando i costi per la marineria riminese, già alle prese da mesi con l’aumento esponenziale del prezzo del carburante.

“Non c’è tantissimo pesce, la quantità in questo periodo dell’anno diminuisce, in attesa del fermo pesca a inizio agosto. Con il ripopolamento dei mari poi a settembre avremo più pesce da mettere sul mercato”, evidenzia Andrea Fabbri, presidente del Mercato Coperto di Rimini.

Non è stata solo l’alluvione quindi a determinare l’aumento dei prezzi: lo ha verosimilmente aggravato in questo periodo dell’anno dove l’offerta di pesce cala e la domanda aumenta, a causa del maggior afflusso di persone in Riviera per l’estate.

Una lettura che trova concorde Gaetano Callà della Fipe Confcommercio di Rimini: “Oramai è tutto un disastro, gli aumenti sono iniziati tempo fa a seguito dell’aumento del gasolio. Con il disastro dell’alluvione la situazione è peggiorata: aumenta tutto e di tutto ogni giorno. Oggi vedi un prezzo, domani un altro. Ci avviciniamo alla Notte Rosa e come ogni evento che richiama un certo numero di presenze, andiamo con aumenti sbalorditivi. Aspettiamoci altri aumenti spropositati anche domani e dopodomani (giovedì 6 e venerdì 7 luglio)”.

Anche i ristoratori dunque, in sede di approvvigionamento del pesce per le pietanze da servire nei loro locali, devono far fronte all’effetto rincari. È inevitabile un rincaro delle voci nei menù: “Se continueranno questi aumenti spropositati dovremo eliminare questi piatti oppure aumentare i prezzi”. Ma, aggiunge Callà, “Un ristoratore ha una linea da seguire, il cliente va in quel ristorante perché sa di trovare quel tipo di pesce, quei tipi di piatti. Quindi quei piatti aumenteranno”.

Callà, estendendo il discorso anche al di fuori dei confini di Rimini, non esclude peraltro delle speculazioni in questa fase di rincari: “La speculazione c’è sempre stata e in certi momenti, come adesso, aumenta. Anche il pesce che proviene da altre regioni aumenta”. Quindi il maltempo di maggio è stata solo una concausa. “Dobbiamo metterci una mano sulla coscienza, la situazione non è una delle migliori. Dobbiamo mantenere l’offerta in maniera equa e costante”.

Fabbri, presidente del Mercato Coperto di Rimini, riconosce le difficoltà per i ristoratori: “Non è facile per loro, perché oltre all’aumento della materia prima hanno tanti altri aumenti. Ci sono tante cose che remano contro il commercio e la ristorazione, in questo momento”.

Prezzi alle stelle per il pesce, ma a Rimini c’è ottimismo

Tuttavia il presidente del Mercato Coperto di Rimini getta acqua sul fuoco, spegnendo alcuni allarmismi. “Il prodotto c’è, anche se come dicevo in questo momento è calato fisiologicamente, avvicinandosi al fermo pesca. Il sardone, un prodotto tipico romagnolo, costa un po’ di più, ma non sono prezzi esagerati. Sono 6-8 euro al kg, una famiglia con un kg di sardoni ci mangia. Ma il pesce rimane un ottimo alimento, per la salute, ma anche a livello economico“.

Il comparto della marineria è in difficoltà e le difficoltà poi riversano sul mercato e sui clienti, ma a Rimini ci si rimbocca le maniche: “Abbiamo la fortuna di avere una marineria formata da 40 battelli, producono un pescato consistente. Abbiamo un mercato coperto che mette in collegamento diretto i marinai con la clientela al dettaglio. Non sono cose da poco. Oggi una canocchia costa molto, 20 euro. Ma durante l’anno scenda a 10-12, addirittura 6-7 euro al kg. In altre parti d’Italia? Il prezzo rimane lo stesso“.

ric. gia.

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