Rimini alla caccia della prima vittoria contro il Pescara. L'allievo Buscé sfida il maestro Baldini

Rimini Pescara, sfida al Neri sabato prossimo (7 settembre) alle 20.45. Come arrivano i biancorossi

A cura di Riccardo Giannini Redazione
05 settembre 2024 13:08
Rimini alla caccia della prima vittoria contro il Pescara. L'allievo Buscé sfida il maestro Baldini - PHOTO AC CARPI - DANIELE LUGLI
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Sabato prossimo (20.45) seconda partita consecutiva casalinga per il Rimini, che sfida il Pescara, partito in maniera brillante in questo campionato: vittoria sulla Ternana e pari con la Torres, le due squadre che probabilmente si giocheranno il primo posto.

Sulla panchina degli abruzzesi siede l’esperto Silvio Baldini, che nel 2003-04 e nel 2008-09 ha allenato Buscè all’Empoli. Sarà una sfida tra allievo e maestro, anche se tatticamente Buscè si è indirizzato sul 4-3-3 e non sul 4-2-3-1, schema prediletto di Baldini; ma anche quest’ultimo, per necessità legate alla composizione della rosa del Pescara, ha preferito cambiare e passare a sua volta al 4-3-3.

Sulla carta la squadra abruzzese potrebbe schierare una formazione di soli Over, con i neo acquisti Valzania e Lonardi ad affiancare Tunjov a centrocampo. Con il Rimini non sarà così: il terzino destro Pierozzi ha svolto ancora lavoro personalizzato e al suo posto sarà confermato il 2003 Staver. A centrocampo sicuro del posto Tunjov, Dagasso (Under) è in pole su Valzania (Over), mentre Lonardi è in procinto di togliere la maglia da titolare a Squizzato. Due o tre Under saranno dunque in campo, ma il Pescara rimane squadra esperta, al di là del dato anagrafico.

Il 24enne Plizzari, ceduto al Venezia e rimasto in riva all’Adriatico in prestito, ha già un buon bagaglio di esperienza. Davanti a lui “marpioni” di categoria come Brosco, Pellacani e il neo acquisto, il terzino sinistro Crialese.

In attacco Bentivegna, pupillo di Baldini, completa il tridente offensivo con due 2001, Vergani e Cangiano, mentre un altro 2001, Tonin, arrivato dal Foggia, scalpita per una maglia da titolare. Per rivedere Merola bisognerà attendere invece un paio di settimane. In panchina attenzione al 2003 Ferraris, una carriera a livello giovanile tra Juventus, Milan e Monza. Giocatore di buone qualità tecniche, con la Torres è subentrato dalla panchina ed è andato a segno.

Rimini Pescara, come arrivano i biancorossi

Dunque un avversario temibile per il Rimini, che con l’Entella ha pagato il gap fisico e di esperienza con l’avversario. Sabato al Neri Buscè avrà tutti a disposizione tranne Chiarella: ci sarà anche il nuovo acquisto Piccoli, mezzala di gamba e brava nel palleggio, ideale per il gioco manovrato del tecnico “made in Empoli”. In attacco il ballottaggio è tra i centravanti Parigi, Ubaldi e Cernigoi, a centrocampo è plausibile rivedere Megelaitis e Garetto ai lati di Langella. In difesa l’unico certo di una maglia sembra essere il terzino destro Longobardi: per gli altri ruoli sono aperti i ballottaggi.

Sono piovute critiche sul capo di Buscè per i troppi cambi operati tra Carpi e Virtus Entella, ma nonostante un mercato operato nei tempi giusti, il cantiere è ancora aperto: sono stati cambiati diversi giocatori e l’idea di calcio di Buscè richiede un po’ più di tempo. Il parco dei difensori centrali, ad esempio, è ben assortito, ma proprio il fatto di avere a disposizione diverse tipologie di giocatori, comporta in questo momento della stagione scelte più complicate.

Piccoli è invece la mezzala finora mancata che può completare perfettamente il centrocampo ideale di Buscè. L’incognita è sotto il profilo realizzativo: dal gioco e dal collettivo dovranno arrivare i gol e non dai colpi dei singoli come nella passata stagione. Considerazione banale, come quella, altrettanto ovvia, che si debba pazientare per vedere il Rimini al meglio.

Rimangono le difficoltà legate a un girone equilibrato, con i soli Legnago e Sestri Levante che sembrano destinati a recitare le parti della “Cenerentola” e una Lucchese indebolita dopo il calciomercato. Non significa doversi preparare al peggio, ma semplicemente a convivere con l’idea che quasi tutte le domeniche i punti saranno “sudati” e che non è scontato migliorare l’ultimo campionato. Tuttavia questo Rimini è attrezzato per stare lontano dalle sabbie mobili, a partire dal suo allenatore, che è sì alla prima esperienza nel calcio professionistico, ma sulle panchine su cui si è seduto ha sempre lasciato una traccia indelebile.

Riccardo Giannini

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