Venerdì scorso (23 giugno) a Novafeltria si è tenuto un incontro tra sindaci e amministratori dell’Alta Valmarecchia e vertici dell’Ausl, nel quale si è affrontato il tema della sanità e in particolare si è analizzata la situazione dell’ospedale Sacra Famiglia di Novafeltria.
Tra le tematiche principali, l’attività dell’unità operativa di chirurgia. Da tempo infatti il locale comitato per la difesa dell’ospedale Sacra Famiglia lamenta un depotenziamento del reparto.
A margine dell’incontro di venerdì, il primo cittadino di Novafeltria Stefano Zanchini aveva definito confortanti i dati snocciolati dall’Ausl sulla chirurgia, un’affermazione che aveva suscitato le proteste del Partito Democratico: “Il bilancio presentato da Zanchini è offensivo e ci preoccupa. Parlare di dati confortanti in relazione allo stato dell’Ospedale Sacra Famiglia è risibile“, hanno accusato in una nota stampa.
Ecco quindi i dati dell’Ausl, riportati nell’incontro da Massimiliano Todaro dell’Unità Operativa chirurgia ospedale Novafeltria Rimini, che ha quantificato in un +27% l’aumento del livello di produttività del reparto, a confronto con quella del Pre Covid (e un +29% di interventi).
Chirurgia ospedale Novafeltria: nel 2023 proiezione di 534 interventi
Gli interventi di chirurgia generale sono calati dal 2019 al 2022 (non si considera il 2020, anno dell’emergenza pandemica): da 380 a 262, infine a 237. Le previsioni per il 2023 però parlano di un numero di interventi superiore al biennio passato: 273. E i numeri aumentano, non di poco, considerando anche la chirurgia vascolare: 100 interventi nel 2021, 194 nel 2022, una proiezione di 261 interventi nel 2023. In totale quindi 534 interventi contro i 380 del pre pandemia (2019), un +29%.
Per l’urologia significativi aumenti: nel 2019 38 interventi, per il 2023 una proiezione di 207 interventi, contro i 103 del 2021 e i 140 del 2022
Infine gli interventi di ortopedia: da 161 (201) a 269 (2021), 223 (2022) e infine una proiezione di 225 (2023).